CORONAVIRUS. IL BRASILE OLTRE IL MILIONE DI CONTAGI
Il bilancio globale dei morti provocati dal coronavirus ha superato la soglia dei 460.000: è quanto emerge dal conteggio della Johns Hopkins University; i dati dell’Università di Baltimora indicano che ad oggi 460.043 persone sono decedute nel mondo a causa del virus, su un totale di 8.665.920 contagiati, mentre le persone guarite sono 4.245.777. Mentre l’Europa sta gradualmente tornando alla normalità, con la Francia che ha annunciato la riapertura di cinema, stadi, centri vacanze e casinò da lunedì, sebbene nel rispetto di “rigorose misure sanitarie”, ora a destare preoccupazione è l’America Latina, duramente colpita dalla pandemia. Nel continente sono quasi 2 milioni i contagi e oltre 90 mila i decessi, con il Brasile che rimane il secondo Paese al mondo più colpito; il Paese ha registrato 1.206 morti e 54.771 casi nelle ultime 24 ore, facendo salire i totali globali a 48.954 e 1.032.913: lo hanno reso noto il Consiglio nazionale della salute e il Ministero della Sanità, aggiornando i dati sulla situazione Covid nel Paese. Il Perù, intanto, diventa il sesto Paese al mondo per numero di contagi e supera la Spagna: con i 3.537 positivi delle ultime 24 ore il totale dei casi confermati è salito a 247.925 e di questi 7.660 sono le persone decedute; nonostante ciò, il governo ha deciso di accelerare la ripresa delle attività economiche e commerciali, riaprendo lunedì prossimo i centri commerciali, con misure per il distanziamento e l’uso obbligatorio di mascherine e disinfettanti. Gli Stati Uniti registrano per il nono giorno consecutivo meno di mille morti, ma rimangono comunque il Paese più colpito al mondo, con 119.131 decessi e 2.222.576 persone contagiate; l’epidemia si è ora spostata da New York e dal nord-est ad una vasta fascia del sud-ovest: lo stato della Florida ha registrato un nuovo record di casi ieri, con 3.822 persone infette, ma il suo governatore minimizza, parlando di maggioranza di casi asintomatici. Nonostante tutto, la Casa Bianca e il presidente Trump tirano dritto: organizzato per oggi un comizio elettorale in Oklahoma e confermati i festeggiamenti per il 4 luglio, sebbene le preoccupazioni che gli eventi possano creare assembramenti e favorire la diffusione del virus. Infine in Cina, a Pechino salgono a 205 i casi generati dal focolaio del mercato di generi alimentari di Xinfadi, nel distretto sud occidentale della capitale; dopo mesi a zero, dal’11 giugno si registrano nuovi positivi interni e non di importazione, che hanno portato il totale dei contagi a 84.524.